28.4.15

Usare le emozioni, sì, ma con intelligenza!


Quando ho iniziato a convivere con Sandro, che attualmente è mio marito, uno degli accordi più importanti che abbiamo fatto insieme riguardava l'espressione delle emozioni. Esatto, perché, memore della mia convivenza precedente, dove volavano grida, piatti e teste come se piovesse, a quel punto ero ben conscia del fatto che l'atteggiamento nei confronti dell'emotività era un tema essenziale nella coppia, per coesistere in pace, libertà e piacevolezza :-D
Sandro, d'altro canto, da buon Padovano, era abituato a contenersi, a stare bravino, tutto posato, educato e trattenuto – la classica bomba a orologeria sempre pronta a esplodere, praticamente :-D Indi per cui, ci siamo detti patti chiari amicizia lunga: ognuno si concede la libertà di esprimere le proprie emozioni naturali, e concede la stessa libertà anche all'altro, con un limite sano.
Ma che vuol dire?

Ovviamente è un cammino, non c'è un giusto limite sano scritto in un regolamento o sulle tavole dei comandamenti; si va, però, scoprendo e delineando via via che si convive, in funzione del temperamento, della disponibilità e della consapevolezza delle singole persone. Di base, tuttavia, c'era l'accordo di permettersi, reciprocamente, tale ricerca, e di rispettare il limite, così come esso sarebbe emerso e si sarebbe definito giorno per giorno.

Grazie a questa esperienza intima e sentimentale, io ho scoperto anche un'altra cosa fantastica: l'espressione vitale ed efficace delle emozioni funziona così anche sul lavoro, nelle amicizie e in società, non solo dentro casa! Molti ancora si arrovellano per mantenere due identità, una privata e una pubblica (ehi, svegliatevi! non solo non serve più, ma oggi è addirittura controproducente :-D mentre invece il dosaggio intelligente delle emozioni è una pratica favolosa in tutte le sfere dell'esistenza!

È una danza, però, non un vulcano che erutta; è elegante gentilezza, non il terribile vaso di Pandora! Mi spiego.
Se, nel raccontarvi questa storia, io non avessi espresso anche le mie emozioni (oltre alle idee, ai fatti e ai concetti), voi neppure sareste arrivati a questo punto; vi sareste annoiati prima. D'altronde, non può funzionare neppure il comportamento di una mia vecchia collega della compagnia teatrale, che ogni giorno aveva un dramma personale, con cui farci sprecare 1 ora del nostro prezioso tempo lavorativo per asciugare le sue insulse lacrime!
Con il giusto dosaggio di emozioni ci connettiamo agli altri, ci avviciniamo a loro e stabiliamo un'intimità; andando troppo oltre, invece, ci facciamo detestare :-D
Nessuno sta bene con noi, se ci comportiamo in modo troppo arido, o troppo emotivo, neppure noi stessi. Cioè, è bene rispettare la nostra vera natura, ma non si può essere tutto istinto; se nel tempo cambiamo, comprendiamo una nuova cosa, impariamo dall'esperienza, è saggio usare queste preziose perle che troviamo lungo il cammino, per vivere bene con noi stessi, con chi amiamo e con la nostra comunità ;-)

Ilaria Cusano


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