6.7.13

Altri archetipi

Gli archetipi femminili sono molti, si ritrovano nella mitologia e nelle tradizioni popolari. Alcuni tuttora particolarmente vivi e sentiti nell'area mediterranea, per esempio, sono quello legato al simbolo del ragno/Dea Aracne, ampiamente celebrata con le feste della taranta, e quello connesso al simbolo del serpente/Dea Angitia, festeggiata soprattutto in centro/sud Italia tramite varie celebrazioni rituali che coinvolgono questo animale (vd. rituale dei serpari a Cocullo, in provincia de L'Aquila).
Ogni divinità femminile di tutte le culture del mondo (spesso si somigliano, i significati profondi sono universali) rappresenta un archetipo, una particolare energia del femminino sacro con cui si può entrare in contatto nel corso della vita e/o di particolari esperienze.

Essendo un campo assai vasto, modestamente mi limito a raccontarvi qualcosa di quei pochi che personalmente ho vissuto e conosciuto più a fondo.


Il cerchio

Si tratta di una figura geometrica che rimanda al femminile (così come la linea rimanda al maschile). Porta con sè l'informazione dell'unione armoniosa tra tutti gli esseri viventi; dell'uguaglianza da un punto di vista spirituale, la quale sussiste nonostante le diversità nello status sociale e nel livello di coscienza. Il cerchio ci ricorda che possiamo amare e abbracciare chi è superiore a noi e chi è inferiore, rimanendo fondamentalmente fratelli e sorelle parte di un'unica grande e variegata famiglia.


La spirale

Quest'altra particolare geometria descrive in modo squisitamente femminile la forma dell'universo e del percorso della coscienza, che come degli ologrammi tendono all'infinito, non esaurendosi mai. Dall'immensamente grande all'immensamente piccolo in una sola e continua linea rotonda, della quale non ci è dato conoscere il principio e la fine. La spirale in qualche modo evoca anche il labirinto, percorso iniziatico che invita ad attraversare il caos e il disorientamento per ritrovare il proprio centro e la fede nell'intelligenza universale.


La luna

Tradizionalmente legata al femminile, la luna influenza le acque presenti nel nostro corpo e nel pianeta, agendo così direttamente anche sulla sensibilità, sulle emozioni, sulla ricettività e sull'inconscio. Tale archetipo ci connette coi poteri insiti nel rapporto con l'invisibile, l'ignoto, il misterioso, l'oscuro, con l'ombra e l'inconscio, personali e collettivi. Molti si spaventano di fronte a ciò; in realtà si tratta di un regno che, se approcciato con innocenza, coraggio e apertura, si svela nelle sue mille bellezze e nei suoi infiniti e preziosissimi tesori.


La sirena a due code

Originariamente tutte le sirene erano a due code; poi probabilmente, trattandosi di un esplicito riferimento alla vagina, è stato loro chiuso tutto :-D Tali sirene dalla forma antica e originaria ci informano della conoscenza profonda e ancestrale insita nell'organo sessuale femminile, del fatto che esso è la chiave d'accesso a un universo altrimenti non penetrabile, tanto per la donna quanto per l'uomo. Le prostitute e le danzatrici sacre, nell'antichità, spesso ricoprivano anche un ruolo di sacerdotesse proprio per questo: perché una donna ha in sé, nel corpo, questa cavità, questa grotta che magicamente si trasforma in una porta su una realtà parallela, ma pur sempre presente.

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